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22.03.2019: da Quito ad Baños

Vulcano Tungurahua
Alzati un po tardi per andare a fare la colazione al ristorante Arlequin nel Palazio Arzobispal, un complesso di ristoranti e negozi in stile coloniale, sulla Plaza Grande. Maggie prende un 'cake caliente' (Pancake) con frutta caffe e jugo de Guanabana, mentre io opto per il 'desayuno tipico Quiteño, con 'uevo revuentos y tamales con pollo', il tutto accompagnato con 'chocolate caliente y jugo de Guanabana'. Tutto eccellente, abbonante 'y barato', il costo complessivo è di soli 12 US$.
Fatto poi un lungo giro a piedi per visitare la maestosa 'Basilica del voto Nacional', vedi Wikipedia, tanto alta che la si vede da ogni angolo del centro storico.
Passando in rassegna le altre chiese che fanno di Quito uno dei centri più 'cattolico' dell'America Latina. Visitiamo così la cattedrale, le chiesa di San Francisco e la La Iglesia de la Compañía de Jesús (gesuita) che è quella che presenta all'interno lo sfarzo barocco maggiore forse di tutte le chiese del Sudamerica. Inconciliabile è l'enorme quantitativo di oro qui visibile con l'altrettanto visibile povertà dei mendicanti che vi stanno davanti. Ad uno di essi regalo prima di entrare la mia giacca Switcher che mi mostra felice e contento quando lo re-incontriamo all'uscita dalla chiesa, vedi foto a lato.  Verso le 11, dopo aver girato anche il tipico quartiere La Ronda, ritornati a fare i bagagli per partire in taxi alle 11.30 per il Terminale dei bus di Quitumbe all'estremo sud di Quito. Sul percorso facciamo una fermata al 'parador' per vedere la città di Quito dall'alto. La dimensione è impressionante considerato che è insediata praticamente in un corridoio largo una decina di km e contornata da sei vulcani. Vulcani che però, causa le nuvole non sia mo riusciti ad intravvedere nemmeno un momento.La città da Nord a Sud è lunga 40 chilometri e conta 4 milioni di abitanti. Il nostro estrovertito taxista, ci dice di essere di Ambato, dove noi siamo diretti, e di aver vissuto e lavorato per nove anni a Madrid dove ha fatto un po' di soldi per vivere bene con la sua famiglia di tre figli. Durante il viaggio discutiamo anche sui tanti ecuadoregno che vengono in Europa per vendere mercanzie e mendicare suonando qualche strumento musicale qua e la. Anche lui ci dice che oggi come oggi vivrebbero meglio qui che in Europa, anche se ci dice che per i giovani anche qui è difficile trovare lavoro. La corruzione è molto presente e la violenza in ceri quartieri è molto presente.  .
Al nuovissimo e moderno Terminal di Quitumbe prendiamo i biglietti del Bus della compagnia Ambato, e alle 12.15 partiamo già a destinazione Ambato. Anche su questo tratto la Panamericana è quasi tutta a quatto o più corsie e continua a fare su e giù per le valli che attraversiamo. Arrivati alle 15 circa ad Ambato, pioviggina, e fa 'frescolino' dato che anche qui siamo a 2700 ma di altitudine. Per prima cosa andiamo a rifocillarci con dei Tamales in un ristorantino vicino al Terminal dei Bus. Visto però il tempo irriverente che fa qui e che in un paio di ore potremmo avere una situazione meteorologica migliore decidiamo di prendere il primo bus ed andare a Baños. Detto fatto in neanche 15 minuti siamo sul Bus della Sangay per Baños dove arriviamo alle 17.45 e troviamo uno splendente sole e temperature sopra i20 gradi. Sul percorso per di più abbiamo avuto la fortuna di vedere il vulcano Tungurahua. Un maestoso vulcano ancora attivo di 5'025 m di altitudine e che sovrasta tutta la regione e ha avuto nel 1'999 l'ultima violenta eruzione.Per info sul Tungurahua vedi Wikipedia. Appena arrivati al Terminal di 'Baños de agua santa', cosi è il suo nome completo, veniamo letteralmente assediati dai procacciatori di alloggi per convincerci di seguirli per trovare l'alloggio migliore, almeno secondo loro! Schivandoli tutti ci rifugiamo nel più vicino, l'Hostel du Soleil, pulito, economico e con una ottima vista attorno. L'odierna Baños è per me irriconoscibile rispetto a quella che avevo visitato 43 anni fa! Ai tempi era un covo di Hippy che venivano qua non solo per fare il bagno .. anzi!  Oggi è diventato uno dei centri turistici più gettonati dell'Ecuador, pullula di Hostel, Hotel, Residence, Lodge, Negozi di souvenir, ristoranti e bar di tutte le categorie. Fra questi troviamo anche il Swiss Bistrò che propone fondue di formaggio a 19US$ per persona. Noi però non ci lasciamo convincere di questa proposta, ed andiamo a cena in un semplice e rustico ristorante locale dove Maggie prende una 'trucha al vapor' e io un 'menu del dia' con minestra e 'pechuga de pollo' alla griglia.

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