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07.03.2019: da Villa de Leyva a Zipaquirà


Desayuno en Plaza Mayor
Stamattina, dopo la piovuta di ieri, il zempo è splendido, solo la temperatura, data naturalmente anche dai 2'150 metri di altitudine, é abbastanza 'freschina'. Per la colazione optiamo per il ristorante 'Villa Pizza' sull'angolo della Plaza Mayor dove iniziano ad arrivare i primi raggi di sole. La colazione è 'muy rica' e ad un prezzo modesto.
Plaza Nariño
Molto buona la 'chocolata caliente' che da qualche settimana ho iniziato a prendere regolarmente a colazione. Subito dopo passiamo al 'Terminal de Trasportes' per vedere quando partono i bus per la nostra prossima destinazione: Zipaquirà. Troviamo un Bus della compagnia 'Libertadores' che parte alle 13 e ci permette di arrivarvi senza passare per il Terminal di Bogotà. Metropoli, che con i suoi attuali circa 10 milioni di abitanti, è preferibile evitare di avvicinarsi troppo. Poi facciamo un lungo giro a piedi per visitare le viottole con la tipica pavimentazione di pietra della parte più alta di VdL. Qui visitiamo prima il Parque e poi il Museo dedicati ad Antonio Nariño un eroe
Museo Nariño
dell'indipendenza dagli spagnoli che qui visse, gravemente malato, i suoi ultimi mesi di vita.  Nariño è popolare per aver tradotto in spagnolo nel 1794 la carta dei diritti umani della Rivoluzione Francese che a quei tempi ancora monarchici non era molto apprezzata. Per maggiori info vedi: Wikipedia in it o Wikipedia in spagnolo
Il Museo è molto interessante perché propone con immagini e descrizioni la storia della liberazione del subcontinente Latinoamericano dal dominio spagnolo. Per me è stato interessante vedere come gli interessi ed obiettivi di Simon Bolivar (Venezuelano) e  Antonio Nariño (Colombiano) erano, per grande sconforto per Bolivar che voleva un continente unito, già a quei tempi in contrasto.
Esercitazione militare in piazza
Forse, ma è il senno di poi, l'America Latina unita avrebbe avuto uno sviluppo molto migliore. Il sogno di Bolivar di unire il continente è purtroppo rimasto un sogno! Cerchiamo poi di visitare il Patio del Convento delle Carmelitane che viene pubblicizzato dalle guide turistiche, ma ci diranno che è chiuso al pubblico. Poi facciamo i bagagli per andare al terminal,
fare un frugale pranzo al volo e partire puntuali alle 13.05 con il
Bus per Zipaquirà. Sul percorso ri-passati per Tunja e continuato per Boyacà dove spicca l'enorme monumento a una delle battaglie decisive per l'indipendenza della Colombia e del Sudamerica, un po come da noi il Morgarten!!
Adios Plaza Mayor
Bus per Zapiquirà
Seguendo poi fino quasi alla periferia di Bogotà cambiamo di bus a Brizeno, a lato dell'autostrada, per proseguire per l'ultima mezzora fino a Zapiquirà che raggiungiamo alle 5 del pomeriggio. Appena scesi davanti all'edificio della ex stazione ferroviaria visitiamo l'ufficio turistico dove dalla gentile signora presente
Il cacique Zapi
riceviamo il materiale informativo che non avevamo trovato da nessuna parte finora in Colombia.
Qui siamo a 2'560 meri di altitudine e la frescura si sente. La notte la temperatura scende la notte sotto i 10 gradi, ma durante il giorno può arrivare anche a più di 30 gradi, Alloggiamo al confortevole, ma un po rumoroso Hotel Terraza appena fuori della zona centrale e vicini al Parque Principal, o Parque de la Esperanza.  A cena, dopo aver fatto un lungo giro di ricognizione del centro, la facciamo al ristorante Bohemia, con delle 'crepes' salate ed un ottimo dessert offerto, proprio sulla 'Plaza de Independencia'. 

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