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21.03.2019 da Otavalo a Quito

La Plaza Grande di Quito
Colazione nella panetteria 'oro y trigo' con ottimo pane e con l'avocado appena comperato al mercato, poi passata la mattinata a fare shopping nel locale mercato della 'Plaza de los ponchos'. Il 'bottino' sarà di una amaca, una maglietta di Otavalo, una Quena (flauto delle Ande) e alcuni ciondoli di pietre lavorate comperati ad un simpatico venditore Cilo-Boliviano.  Dopo le grandi 'spese otavaliane' ritorniamo all'hotel per fare i bagagli e partire alle 12.30 con un bus della compagnia Lagos per Quito, che dista appena 60 km da Otavalo, ma questi sono, purché qui la Panamericana ha 4 corsie, difficili dato il traffico e le continue ripide salite e discese.

L'arrivo al Terminale dei bus di Quito Norte è alle 15.00 circa  Da qui preso un taxi con un loquace taxista che mi fa da guida turistica durante l'intero percorso mentre imperversa per una decina di minuti un forte acquazzone che rende la strada in parte come un fiume. Sul percorso passiamo all'accademia militare a riprendere Fabio, il figlio del taxista che qui studia. Alle 15.40 siamo già all'hostel Flores nel pieno centro storico di Quito. L'hostel è molto carino e pieno di decorazioni d'epoca con camere confortevoli e tranquille. Usciti poi subito a fare un giro a piedi del centro storico, iniziando dalla Plaza Grande, dove facciamo merenda con 'tortas de chocolata y de zanahoria' accompagnate da  'chocolate caliente' e un cappuccino. Tutto eccellente ed economico. In generale finora qui in Ecuador, malgrado avevamo sentito il contrario, i prezzi per la qualità ricevuta sono per noi convenienti. La divisa dell'Ecuador è il dollaro anche se girano delle monete in Pesos, ma del valore uguale al dollaro. Tutto come avevamo già visto nella Costa Rica. Dopo la merenda facciamo poi un lungo giro a piedi fra le caratteristiche viuzze, cattedrali, chiese e musei. San Francisco de Quito, questo è il suo nome completo, è la capitale dell'Ecuador, conta attualmente 2.7 milioni di abitanti e ha un centro storico dichiarato dall'UNESCO 'Patrimonio dell'Umanità'. La sera mentre cerchiamo un ristorante per cenare assistiamo ad una dimostrazione di giovani apertame nte de 'isquierda' contro le elezioni amministrative previste per domenica. Loro dicono che sono solo una farsa, che tutto e manipolato e che non cambierà niente! La polizia in gran forza controlla la situazione. Cenato poi con una Humita (una specie di impacco con polenta e cocco) per Maggie e un Tamal al pollo (impacco di polenta con pollo avvolto in foglia di banano) per me.  Poi, mentre inizia a piovigginare e fare fresco, dato che qui siamo a 2'850m di altitudine, rientriamo all'ostello …e buona notte!

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