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08.03.2019: visita Catedral de Sal, poi da Zipaquirà a Honda

Gabo in cera
Stamattina una notte abbastanza tranquilla ci svegliamo alle 6, con i primi rumori del traffico che passa due piani sotto la finestra della nostra camera. Facciamo poi la colazione in una vicina 'Panaderia/Pasteleria' con annesso ristorante. Qui il pane e la pasticceria sono, o salati (pochi) o la maggior parte da dolci, e  generalmente estremamente dolci. Oggi trovo però qui delle paste all'avena che sono, per i miei gusti, accettabili. Poi partiamo subito a piedi per visitare la Casa del Nobel Gabriel Garcia Marquez che qui frequentò per 4 anni, graduandosi nel 1947, nel locale Liceo Nacional. Qui vediamo esposta una statua in cera di Gabo seduto, varie sue foto, caricature e sue citazioni. Lo scrittore colombiano Gustavo Castro Caycedo oserà a scrivere il libro: Gabo, Cuatro años de soledad, su vida en Zipaquirá, in riferimento ai quattro anni passati qui in solitudine.




E' proprio sale!
Altare con croce di 16 m di altezza
 Si dice però anche che fu qui che Gabo si appassionò alla letteratura. 
Lasciata questa parentesi letteraria ci avviamo a piedi per andare visitare la 'Catedral de Sal' che si  trova appena fuori dal centro all'interno di una ex miniera di sale. L'opera è veramente gigantesca e un vero e proprio
Smeraldi fasulli
capolavoro minerario. Si entra attraverso le gallerie usate per l'estrazione del sale fino a 180 metri sotto il livello dell'entrata.
La visita è sconsigliata a che soffre di claustrofobia. La prima parte è una sorta di 'via crucis', con le stazioni rappresentate dalle varie forme di croci scolpite nella riccia viva. Ma la parte più spettacolare è l'enorme cattedrale scavata nella roccia con una croce in pietra di 16 metri. Il tutto è scenograficamente ben illuminato con lampade LED multicolori che continuano a cambiare di colore.
Mi è veramente difficile descrivere a parole quanto si vede e vive in questa maestosa opera di ingegneria mineraria. Per maggiori info vedi:  Wikipedia

Il pranzo è servito
Cosa hai detto!
Terminata questa stupenda visita passiamo per il centro dove sulla 'Plaza de la Independencia' troviamo il ristorante Casa Nova, dove ci fermiamo per un buon pranzo con pesce per Maggie e una enorme steak alla plancia per me.
Appena prima della scadenza, alle 13, del termine per il check out Terminal dei Bus per patire alle 15 per la prossima destinazione: Honda che non è in Giappone, ma in Colombia sul Rio Madalena. Prima di partire passo ancora a prelevare una scorta di Pesos al Bankomat.

Ultimo caffe al Bar prima di partire
Il nostro Bus della compagnia Cundinamarca parte per Honda alle 15.15, con già15 minuti di ritardo. Il paesaggio che attraversiamo all'inizio è montagnoso con continui sali e scendi e con la vegetazione che è sempre più verde e rigogliosa. Stiamo in effetti scendendo in zone sempre più calde e tropicali. A metà percorso mi accorgo di non avere più il portafoglio con le carte di credito patente di guida e carta di identità + circa l'equivalente in Pesos dei duecento Fr. appena prelevati dal Bankomat. Cerco inutilmente da tutte le parti, ma infine mi devo rassegnare di aver perso il borsellino nel Terminal dei bus, dato che prima avevo
In viaggio per Honda
pagato le bibite al bar sull'entrata del Terminal. Intanto il lungo viaggio continua, con il Bus sempre più rallentato dal traffico di camion ingombranti e lenti. Alla fine invece di 3 le ore di viaggio saranno 6 e arriviamo a Honda alle 8.30. Causa la
Spettacolare tramonto in viaggio
perdita del portafogli non abbiamo più Pesos e dobbiamo farci portare da un taxista a prelevarne al Bancomat con la carta di Maggie. Il primo Bankomat non funziona, ma per nostra fortuna riusciamo al secondo tentativo.  La cittadina di Honda non offre niente di particolare, se non la quarantina di ponti; anche per questo viene chiamata città dei ponti. Noi ne vediamo già due dalla camera dove siamo alloggiati, gli altri cercheremo di vederli domani!

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