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22.01.2019: a Sàmara

La bella playa de Sàmara
La speranza della notte tranquilla si dilegua stamattina alle 4.30 quando vengo svegliato da un 'coro selvaggio' fra galli, scimmie urlatrici e altri volatili rumorosi. Specialmente il gallo canta talmente male che fa male alle orecchie! Niente male però, ho cosi un po' di tempo per redigere il testo del presente Blog. Poi alle 7.30, quando apre il ristorante scendiamo a fare colazione.



Veniamo serviti come rè da una Nicaraguegna che ci parla della 'situation mala con el presidiente' che sta passando attualmente il suo paese.
Lei lavora qui all'hotel con il marito, è stata per il periodo di natale a Leon, da dove viene. Ci dice che vorrebbe tornare e gestire un ristorane, magari anche un piccolo hotel, ma per ora non vede la situazione abbastanza sicura. Parlando con lei sento la nostalgia per il suo paese e la conferma che qui non si sente a suo agio. Lavorando qui guadagnano bene, però come ci dice 'aqui la vida es

muy cara'. Io in seguito, mentre Maggie rimane all'hotel parto per are il bagno e visitare la bella e lunga spiaggia che ai due lati termina con una scogliera. Qui con la marea bassa si formano molte pozze molto belle da vedere con pesci e molluschi vari. Non posso rimanere perché il sole qui 'picchia molto forte'. Ritorno così dal retro-spiaggia cercando di sfruttare al meglio l'ombra delle
molte palme allineate con la spiaggia. Il posto è molto bello ed è ben sfruttato da locali e turisti che si sono installati qua e la nelle sedie a sdraio e amache. A metà spiaggia vi è un fiume di acqua limpida che forma come una laguna senza entrare nel mare. Vorrei entrare a rinfrescarmi come lo fanno due bambini con un adulto, ma poi vedo un cartello che dice di essere attenti perché in tutte le acque dolci potrebbero esserci dei coccodrilli. Per iper-precauzione è meglio rinunciare al bagno nella laguna. Nel pomeriggio andiamo a fare un pranzo-merenda, sulla spiaggi all'ombra di enormi alberi
Cavalli sul campo di calcio
di mangrovia e palme, siamo al Dolce Vida, dal nome e dal menù un ristorante italiano e veniamo serviti da un giovane cameriere francese di Annency che ci dice di essere qui da pochi mesi per imparare lo spagnolo. Intanto si fa sera e ci prepariamo per il tramonto che qui non è molto spettacolare dato che il sole non scende dal lato del mare. A cena andiamo poi tanto per cambiare un po in un ristorante messicano, il Los Cocos, dove io mi prendo una zuppa Azteca, e Maggie un 'Taco al pescado'. Anche qui tutto molto buono, ben servito e abbondante … solo i prezzi non sono più quelli del Nicaragua.

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