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12-13.01.2109: a Granada

Riparazione valigia da Lugo
Qui all'Oasis la colazione è del tipo 'sef service' con cafè, pancakes (in spagnolo: paqueques) e banane a piacimento. Siccome vengono preparate tutte assieme e lasciate al caldo è meglio essere fra i primi a servirsi. Solo le uova, che sono a disposizione, bisogna cuocersele in proprio. Poi, fatta colazione, partiamo con la valigia di Maggie per farla riparare in un negozio di ferramenta a pochi passi dal nostro ostello e che avevamo già visto ieri.  Le ruote della valigia si sono talmente consumate che non girano più, non rimane quindi altro che sostituirle. Nel vicino negozio di 'fereteria Lugo' , troviamo, per nostra fortuna,



delle rotelle in plastica dalle giuste dimensioni ed un inserviente che è disposto a fare il lavoro utilizzando come perno delle ruote delle normali viti. In neanche due ore possiamo passare a ritirare la valigia riparata e pagare la fattura: in tutto, lavoro compreso, ca. 5US$. Nel frattempo facciamo stampare, firmare e spedire dal 'correo postal' il formulario del referendum contro i semafori sul Piano di Magadino. Speriamo solo che arrivi ancora in tempo a destinazione! Nel pomeriggio partiamo poi a piedi per fare una lunga camminata e visitare la vecchia Estacion de el Ferroccarril di
Valigia con ruote nuove!
Granada (stazione del treno) ed i dintorni. La stazione, così come l'intera rete ferroviaria nicaraguegna, fu purtroppo abbandonata definitivamente nel 1996. Rete ferroviaria che venne costruita in varie tappe dal 1877 in avanti. La linea del Ferrocarril al tempo della su massima estensione, negli anni fra il 1920 e 1950 andava da Corinto (Il porto sul Pacifico) a Chinandega – Leon – Managua – Granada fino Carazo per un lunghezza non indifferente di 380Km. Nell'euforia delle privatizzazioni neo-liberiste venne venduta per pochi soldi e totalmente smantellata. Pare che il beneficio maggiore per l'acquirente venne dal recupero e la
La fu stazione di Granada
vendita del metallo dei binari. Come in quasi tutti i paesi latinoamericani purtroppo una storia di comune 'follia distruttiva dei beni statali' Il tutto a beneficio di pochi, ma che portò al predominio totale trasporto su gomma. Per maggiori info sulla ferrovia del Nicaragua, vedi su Wikipedia.
Continuando il giro visitiamo poi l'adiacente 'Plaza Sandino' dedicata all'eroe nazionale e martire nicaraguegno della lotta contro la dittatura dei Somozas, Augusto Cesar Sandino. Nel piccolo parco fanno spicco le varie figure in lastre di metallo dedicate ai vari scrittori e poeti nicaraguegni, Ruben Darìo,
Ernesto Cardenal, Josè Urtecho e Gioconda Belli.
Poi continuato il giro a piedi per vedere le altre chiese meno visitate di Granada, quella de La Merced e di Xalteva. Alla fine tramonta anche il sole e ritorniamo a rinfrescarci all'ostello per poi uscire più tardi a cenare, come ieri sera, sulla 'Calzada' la pittoresca ed animata atmosfera della strada dei ristoranti di Granada.




Secondo giorno
Oggi ci alziamo presto per fare colazione con i pancakes ancora freschi di cottura. Mentre Maggie rimane all'ostello io faccio il giro del mercato e la zona limitrofa che non avevamo ancora ispezionata finora. Fanno bella mostra i vari prodotti agricoli .. fra i quali spiccano le enormi
Fotoshooting davanti la cattedrale
patate e le carote giganti, ma non lo sono di meno, ne le papaie, ne gli ananas e le angurie.
Vorrei comperare una papaia ma la più piccola che vedo è di almeno tre chili, per cui vi devo rinunciare. Dopo un paio di ore di relax passate in camera, usciamo per andare a prenotare il tour al vulcano Masaya che vorremmo fare stasera. Il Masaya è un vulcano, uno dei pochi esistenti, nel quale cratere  si può vedere, di notte ad occhio nudo, il magma incandescente.  Prenotiamo il Tour, per 20US$, tutto incluso, a persona, tramite il simpatico Jorge (Jorge Tour) sulla Calzada. Ci rifugiamo poi in un fresco e ventilato ristorante 'Cafè de Arte' con annessa galleria d'arte. Qui ci facciamo servire un 'almuerzo' (pranzo) e accompagnato da ottimi 'jugos de papaia' e di sandia (anguria). Passiamo poi qui il resto del pomeriggio in attesa di partire
Cratere con magma 'bollente' 
La 'porta dell'inferno'
con il tour al vulcano Masaya. La partenza dall'ostello in minibus è alle 17, quando già inizia il tramonto. La durata del viaggio fino all'entrata del Paque National de el Volcan Masaya'
è di circa un'ora. Con noi vi sono 4 giovani argentini e 2 neozelandesi. Quindi la nostra
Le placche tettoniche
guida, che ci dice di lavorare in un call center di Managua deve districarsi, e lo fa molto bene, sia in english sia in español.
Modello del vulcano Masaya
Iniziamo con la visita del 'Centro de visitas' con le informazioni generali sulla geologia, tettonica terrestre e la vulcanologia. Fa spicco il grande modello tridimensionali della zona del vulcano Masaya con la laguna e vari altri crateri. Qui sono rappresentate a colori le varie colate di lava dalle precedenti eruzioni. La più vistosa è del 1670 quando la colata fu fermata 'miracolosamente' dalle preghiere del prete e della popolazione locale. La fede ha così fermato l'eruzione salvando dalla distruzione l'allora paese di
Animazione in Plaza Colòn
Masaya! Quando si dice .. cosa può fare la Potenza della Fede!! Lasciato questo bel centro, per me il migliore mai visto sul tema, facciamo l'ultimo km in minibus fino sul bordo del cratere del vulcano Masaya. Qui si presenta a noi l'impressionante vista del ribollente magma in profondità all'interno del cratere. Qui capiamo perché già gli indigeni la chiamavano: la porta dell'inferno. Peccato che è molto in profondità e tutto oscuro per cui è difficile scattare delle foto che rendono bene l'idea dello spettacolo 'vulcanico'. Intanto con la nostra guida parlando del 'più e del mento' tocchiamo anche il tema della crisi politica attuale,
Al Garden Cafè
della quale auspica che il paese possa uscirne con una 'soluzione democratica' accettabile. L'altro tema che gli chiedo è a che punto è il progetto per la costruzione del 'Canal Transoceanico' del quale non si sente più molto.  Secondo lui il progetto se realizzato avrebbe un impatto catastrofico per la natura e l'ambiente. Si augura di conseguenza che non venga mai costruito. Attualmente non ne parla più nessuno, anche perché la gran parte della popolazione, dice lui, è contraria.  Per cui, sempre secondo la nostra guida, il progetto, così come tanti altri precedenti, è stato abbandonato. Dopo questa interessante ed impressionante visita
'vulcanica' rientriamo a Granada e andiamo a cena al ristorante che avevamo già avvistato nel pomeriggio; il 'Garden Cafè' . Il posto ha un bellissimo ed accogliente patio fresco, riparato dal vento, e con molta vegetazione tropicale. Stasera cena a base di carne di manzo per me e pesce al Curry per Maggie. Per finire ne approfittiamo per comperare una tavoletta di cioccolato prodotta dal 'Castillo del cioccolate', la cui fabbrica avevamo visitato a Matagalpa il viaggio precedente.

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