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In viaggio verso Granada |
In questa oasi di tranquillità, malgrado la vicinanza all'aeroporto e alla Panamericana, passiamo una notte ambientalmente gradevole e molto tranquilla. La colazione ci viene servita 'alla buona' direttamente dalla padella al piatto sul nostro tavolo. Poi dopo aver salutato le due ginevrine che oggi pomeriggio rientrano in Svizzera e stamattina vogliono ancora andare a visitare il mercato artigianale di Managua. Noi invece come abbiamo già convenuto ieri sera partiamo appena pronti, con il minibus dell'hotel, verso Granada.
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Arrivo a Granada |
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Plaza Colon con monumento
alle donne |
Dalla mia prima visita di 32 anni fa ricordo che allora Managua non esisteva più, era stata totalmente rasa al suolo dal terremoto del 1972. A quei tempi si diceva che non sarebbe mai più stata ricostruita .. se si , non allo stesso posto! Oggi è ancora li attorniata da alcuni dei più minacciosi vulcani della regione. Mi ricordo che la Panaricana faceva un aggiramento ed era proibito procedere verso il centro della città.

Noi rinunciamo a ogni visita di Managua, non per i pericoli, ma perché quel poco di interessante che offre l'abbiamo già visto quattro anni fa. Il percorso che facciamo, mia sorpresa va prima verso nord a Tipitapa per poi procedere direttamente verso Masaya e Granada. L'autostrada è in gran parte nuova e nemmeno marcata sulle carte geografiche. Aggiriamo anche Masaya per raggiungere in meno di un'ora il centro di Granada. Ci facciamo scaricare, salutiamo Raimundo e l'autista, proprio davanti alla Plaza Colon, per andare
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Ottimo 'chocolate frio |
a prenderci un caffè allo stesso ristorante dove eravamo 'sbarcati' quattro anni fa. Siamo alla Casa de il Cafe, e per nostra delusione riceviamo il pur ottimo cappuccino in bicchieri di cartone plastificato invece che nelle belle tazze di porcellana dei bei tempi. Anche qui l'usa e getta sembra essere in voga. Peccato anche che l'ambiente sembra più da Starbucks che da Cafe Nica. Io intanto parto in missione per trovare una buona sistemazione per le prossime notti che vogliamo passare qui in questa bella e ancora ben conservata città dell'epoca coloniale. Per me è la più bella e caratteristica di tutte quelle
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La cattedrale al traamonto |

Controamericane, Messico escluso. Dopo più di un'ora di ricerca, mentre Maggie attende pazientemente, trovo quanto cercavo .. l'hostel Oasis a due 'quadras' della Plaza Colon e vicino al movimentato Mercado Municipal.
Il posto ci era anche stato consigliato dalle due ginevrine che abbiamo salutato stamattina per il rientro in patria. L'ambiente è molto accogliente e ben curato. Noi riceviamo una camera al secondo piano proprio sopra la piccola piscina. Qui il vento mantiene, malgrado il sole intenso, fresco la camera ed il
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La 'calzada' la strada dei ristoranti |
balconcino davanti. Visitato poi l'interessante e ben organizzato 'Museo del chocolate' e provato il cacao da bere nella versione 'caliente' e 'fria'. Intanto assistiamo passivamente alcuni gruppi a seguire il workshop del cacao molto teatrale ben animato. A ritmo di danza i partecipanti devono far finta di macinare le fave del cacao.
Fatto poi cena sulla 'Calzada' la strada dove sono concentrati la maggior parte dei ristoranti locali. Dopo l'intensa giornata ci concediamo un buon 'cevice' (pesce crudo marinato nel limone) e diverse 'cervezas Toñas bien frias'. Intanto che attendiamo la
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La Guajira Guantanemera in stile Nica |
cena ci facciamo cantare da uno sdentato e anziano, ma simpatico cantante la 'Guajira Guantanamera'. La canta non proprio bene, ma con tanto vigore e pssione? Qui sulla Calzada spira la sera un bel vento rinfrescante dal lago, ciò che rende l'atmosfera molto gradevole. Peccato solo che la il volume della musica che esce da ogni ristorante è troppo elevato per le nostre orecchie!
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