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31.01.2019; da Lajas a El Valle de Antòn, con incontro a sorpresa!

La piccola Rajel
Stamattina colazione con 'uevos revueltos' e molta frutta, in particolare la 'Marañon de Curazao' detta anche 'manzana de agua' (mela d'acqua) frutto che cresce anche qui in giardino davanti alla nostra capanna, vedi foto sotto. Mentre ci stiamo occupando ad intrattenere la piccola Rajel veniamo a conoscere Elisa la 'dueña' del posto. Lei è venuta dall'Italia già 12 anni fa e ha iniziato a poco a poco a costruire questo eco-ostello con tutto quello che gli gira attorno. Oltre a questo posto possiede una 'finca' a Volcan fra le montagne a nord di David.




Manzana de agua
Discutiamo con lei, inizialmente in inglese, ma poi conosciuta la su origine, continuiamo in italiano. Quando le diciamo di essere dal Ticino veniamo a sapere che vive assieme ad un ticinese proveniente da Arzo.
Si tratta di Roberto che in Ticino faceva il viticoltore.  Quando gli dico che sono di Brusino, e che quando giocavo al calcio giocavamo sul campo dell'Arzo; lui mi dice: ma allora, dicendomi il suo cognome mi dice, dovresti conoscere mio padre che giocava anche lui nel Brusino!!! A questo punto rimango incredulo ed esterrefatto: ma si certo che mi ricordo! Mi sembra incredibile la coincidenza di incontrare, per caso in un angolo sperduto di un paese così lontano, il figlio di un ex compagno di quadra di quando giocavo al calcio. Gli dico di essere passato da queste parti ben 42 anni fa .. e lui mi risponde sorridendo: allora io non ero ancora nato! Facciamo poi con lui e la compagna Elisa una lunga conversazione dalla quale mi è rimasto in mente che Roberto, che è di
        La nostra camera al Nauhatl
formazione viticoltore, sta tentando di far crescere qui a Panamà la vite. Non qui proprio dove siamo, ma fra le montagne a circa 1'200 metri di altitudine, dove crescono già le mele, le pere  e altra frutta, diciamo, 'delle nostre latitudini'. Il tentativo è in corso e spera di riuscire fra 3-4 anni a fare un primo esperimento di produzione di vino. Gli faccio i migliori gli auguri di riuscire a produrre il 'primero vino panameño'. Tra l'altro Roberto mi confessa di avere, e me ne accorgo anch'io, difficoltà a trovare, dopo così tanti anni via dal Ticino, le giuste parole in italiano. Salutati tutti partiamo poi da Las Lajas con Elvis che ci fa da taxista fino a San Felix, all'incrocio sulla carretera Panamericana.
Maestoso Guanacaste
Da qui dopo un'attesa di ca. mezzora prendiamo un bus di super-lusso che va in direzione di 'Ciudad de Panamà'. Il bus è molto comodo e riesco persino a lavorare, con il mio LapTop, e preparare il testo per il presente blog. Sul percorso di 5 ore passiamo per Tolè, Santiago, Aguadulce e Penonomè per arrivare all'incrocio della Panamericana di Las Uvas, dove veniamo fatti scendere e darci l'indicazione di dove attendere il Minibus per El Valle de Antòn, la nostra odierna destinazione. Dopo il lungo percorso tutto pianeggiante da qui la strada inizia a salire gradualmente fino ai circa 700m/sldm dell'altezza della cresta del cratere dove si trova la nostra destinazione. El Valle de Antòn si trova in effetti a 600 metri di altitudine all'interno di un enorme cratere di un vulcano di ca. 20Km di diametro esploso molti millenni fa. Noi arriviamo in centro a El Valle, alle 18, appena prima dell'imbrunire e ci accorgiamo che, anche per causa del noioso vento, la temperatura qui è molto fresca.
Hotel e ristorante Pekin
Sono all'incirca attorno ai 20 gradi, per cui dobbiamo recuperare la giacchetta dal fondo dei bagagli. Un bel sbalzo rispetto ai 30 e più gradi che eravamo abituati sulla costa del Pacifico fino a poche ore fa. La ricerca dell'alloggio stasera, anche a causa del pomeriggio che volge al termine, è molto rapida. Optiamo per quello più vicino a dove siamo scesi dal bus: il Don Pepe proprio di fronte all'hotel Pekin, che era la nostra prima opzione, ma purtroppo è chiuso per lavori di rinnovamento. Al ristorante del Pekin andremo però più tardi a cenare … visto che è così vicino perché non optare una volta per la 'cocina china'. Sarà una cena, a parte la coscia di polli per me, orientata interamente alla cucina vegetariana. Ottimi e maestosi 'involtoni primavera', con quattro pezzi di quasi 200 grammi l'uno. Maggie malgrado tutti gli sforzi, riesce a mangiare non tanto più della metà dei 'nudels & vegetables' che ha ordinato.












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