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25.02.2109: a Minca

La colazione oggi la facciamo in panetteria con una fresca 'baguette al chocolate' e una con hummus; il tutto accompagnato da 'chocolate caliente'. Poi dopo aver fatto un giro di ispezione del piccolo paese ritorniamo all'ostello dove passeremo tutta la mattina a liquidare le 'pendenze informatiche' e sfruttando l'ottima connessione WiFi.  Appena usciti nel pomeriggio re-incontriamo Dieter e Kit, la coppia di canadesi conosciuti ieri. Continuando il giro di ispezione di Minca ci imbattiamo in uno strano museo di storia locale, denominato Centro de Memoria de la Sierra Nevada.
Come ci spiega Manuel, la guida che ci accoglie, di tratta della raccolta di oggetti e foto riguardanti la sua famiglia esposti in quella che era la loro casa lasciata così come esattamente come era. Suo nonno Camilo Belaguera era venuto qui come campesino a lavorare per una 'hacienda cafetera' di produzione del caffè, ma poi aveva comperato parte della 'hacienda' per crearne una propria. Manuel ci guida e racconta sulle varie fasi che si sono qui susseguite. Partendo dagli indigeni di quattro diversi gruppi che vivevano in armonia fra di loro, l'arrivo degli spagnoli che ne provocò un quasi riuscito sterminio. Si salvarono solo quelli che poterono rifugiarsi nelle parti piu remote della sierra, che ricordo arriva fino a 5'200 metri di altitudine. Poi gli spagnoli 'importarono' gli schiavi dall'Africa e di Caraibi per coltivare la canna da zucchero e il caffè. Poi dopo la scacciata degli spagnoli arrivarono gli americani e inglesi a insediare le Haciendas Wisconsin e Victoria, in onore alla all'ora Queen Victoria. In seguito arrivò nella regione più in basso la famigerata Compania Bananera United Fruit Company, la crisi economica e le due guerre mondiali a far cadere in oblio l'intera regione che si riprese però con la coltivazione del caffè ed il boom economico. Questa trascinò con se anche il problema del narcotraffico e l'arrivo della guerriglia prima e dei paramilitares poi. Solo nel 2012 a Minca e nella regione circostante ritornò la pace e in seguito lo sviluppo turistico. Sviluppo che però fu caotico e vide arrivare molti stranieri ad insediarsi con hotel e ristoranti. Come ci dice Manuel il suo centro vuole anche essere una sensibilizzazione ai pericoli e sfide che questo recente sviluppo potrebbe avere. Intanto Minca è oggi ancora, seppure caotico, uno sviluppo sostenibile diventando sempre più un vero e proprio covo di Backpacker che arrivano da tutto il mondo. Non male, ma i limiti di questa nuova dipendenza, si iniziano a vedere. La sfida è come fare per evitare il ritorno dei traumi del passato! Ci congediamo da Manuel facendogli i nostri complimenti, dandogli suggerimenti e facendogli i migliori auguri. Prima di andare a cena allo stesso ristorante di ieri passiamo da Jungle Joe a riservare il Tour di Birdwatching di domani mattina. L'appuntamento è alle sei davanti al suo ufficio.

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