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22.02.19: da Santa Marta a Paganga

La sierra di Santa Marta
Oggi, subito dopo la colazione ed aver prelevato un po di Pesos dal 'Cajero automatico' (Bancomat) per i prossimi giorni, partiamo in taxi per percorrere i soli 7 Km fino a Paganga. Alle 10 siamo già nel centro di questo paesino di pescatori, che vive ora in gran parte per i turisti, locali e esteri, attirati qui dalla posizione e della bella spiaggia. Tutto attorno il paesaggio è brullo e molto secco. Il taxista ci dice che è così per la stagione secca, e che basterebbe un giorno di pioggia per far tornare tutto verde.





Io appena arrivati parto come al solito alla ricerca di un alloggio adeguato. Lo trovo dopo aver fatto passare tre posti, in un Hostel, proprio davanti alla spiaggia. Si tratta del Viña del Mar, ben pulito e da come si presenta, recentemente rinnovato. Abbiamo una camera al secondo piano con balcone e vista sul mare, mare che con il vento diventa di un azzurro stupendo. Oltre al bagno in spiaggia, e la vista delle attività dei pescatori, qui non vi è tanto altro da fare. Verso sera ci avviamo a visitare la parte della baia dove sono ormeggiate le barche dei pescatori. A questa ora vi è molta attività fra i pescatori, alcuni stanno partendo per uscire di notte e altri sono

appena rientrati e si appestano a vendere quanto pescato. Intanto il sole lentamente scende all'orizzonte presentando un lungo e stupendo tramonto, finché non discende come una palla di fuoco nel mare. Appena scesa la notte aumenta rapidamente il volume della musica che 'rintuona a balla' nei bar e ristoranti. Qui da queste parti sono molto popolari la rumba e la salsa. Noi scegliamo un ristorante con un livello di decibel accettabile, ma poi passano i musicisti ambulanti a farsi sentire! A cena ci facciamo servire del 'pargo frito' e una 'mariscada' per me. Qui fra i pescatori è tutto a buon mercato, a chilometro zero e sicuramente ben fresco.

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