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24.02.2109: da Paganga a Minca

Hasta luego linda Taganga
Dopo la ottima colazione al medesimo ristorante dove abbiamo cenato ieri sera in taxi partiti alle 9 per ca. un'ora con interessante conversazione con il taxista sulla miniera di carbone di El Cerrejon  e gli Indios alla Guajira. Mi viene in mente che durante le discussioni sull'investimento di 30 mio dell'AET nella centrale a carbone di Lühnen era emerso che il carbone sarebbe stato estratto proprio qui con gravi conseguenze ambientali e sociali proprio per gli indios Wayùu
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Nella giungla di Minca
La strada appena dopo l'uscita di Santa Marta inizia a salire, con una curva dopo l'altra fino ai 600 metri altura di Minca.  Veniamo scaricati subito dopo il ponte e mentre Maggie mi aspetta con un caffè al ristorante io vado alla ricerca di un alloggio per i prossimi giorni. Alloggiamo all'Hostel 'River Sound' che si situa sopra il Museo del Chocolate 'Kakaw. Siamo sufficientemente fuori dall'animato e trafficato centro e vicino al fiume che scorre proprio sotto la finestra della nostra camera. Mentre ci gustiamo la buona 'chocolate caliente' del Kakaw incontriamo i canadesi Dietrich e Kit con i quali facciamo una interessante lunga conversazione sui vari temi che affliggono il mondo, come l'inquinamento e la plastica che
Incontri nella giungla
anche qui è ben visibile, malgrado sembra che qui si stia facendo molto. Di fatti qui si trovano moti contenitori per la raccolta separata, carta, plastica, o lattine; mentre le bottiglie in vetro hanno il deposito e quindi non se ne vedono in giro! La disciplina nella separazione, da quello che vediamo non è molto presente, nemmeno fra i turisti.
Nel pomeriggio facciamo una lunga passeggiata per andare a cercare di vedere qualche attrazione nei dintorni. Siamo fra le montagne della Sierra Nevada de Santa Marta che parte dal livello del mare e si erge fino a 5'700 metri.

Il cane che ci accompagna per un'ora
Grazie al clima e alla posizione geografica è una delle regioni con la maggiore biodiversità, sia di flora, sia di fauna del mondo. Qui però dobbiamo percorrere dei sentieri e strade sterrare con molta polvere, sempre o in salita o in discesa. Noi facciamo la prima tappa al 'Paso del Mango' da dove vediamo lontano fino a Santa Marta e l'oceano.  Continuando, dopo esserci rinfrescati con una 'serveza dal Mirador' sulla regione circostante, fino al punto più in alto, il Nuevo Mundo. Qui visitiamo una azienda che coltiva verdure varie. Da qui via ci seguirà poi un bel cane color cenere per più di un'ora. Sembra avere piacere alla nostra compagnia continuando a scodinzolare e fare avanti e indietro seguendoci. Solo quando si imbatte in un altro cane si impaurisce e cammina più vicino che può a noi. In un punto dove dobbiamo guadare un fiume si butta in acqua e sguazza come un pesce. La nostra camminata continua fra sali e scendi fino al 'Pozo Azul', una serie di cascatelle e pozzi di acqua, molto frequentato da locali e turisti in cerca di refrigerio. Proprio un po' prima di qui il nostro cane accompagnatore, che chiamiamo Mica, sparisce, forse perché scacciato da un altro cane. Sul cammino del ritorno, che facciamo seguendo la puzzolente strada percorsa anche dalle moto e jeep, posando male il piede mi ferisco al pollice che sanguina molto, ma non sarà niente di grave. Dopo essere rientrati molto stanche dai circa otto km fra salite e discese ci rinfreschiamo con una bella doccia di  acqua fresca. Guardando le mie gambe mi accorgo di avere una ventina almeno di fastidiose punture dei moscerini (sun fly). Sono piccolissimi, quasi invisibile, ma le punture si gonfiano, si arrossano e danno più fastidio delle zanzare. A cena andremo al ristorante Laizy Cat, vicino al fiume dove ci facciamo servire un guacamole, con hummus e yucca fritta. Tutto ottimo e servito con cura, anche se oggi di domenica, il ristorante è strapieno!

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