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Sul primo bus verso La Fortuna |
Il tempo è bello e possiamo goderci la spettacolare vista del quasi perfetto cono del Vulcano Arenal davanti alla direzione di navigazione. Il lago è artificiale e ha la particolarità di accumulare l'acqua che per la via naturale andrebbe verso l'Atlantico per farla pero artificialmente andare attraverso la centrale idroelettrica più grande della Costa Rica, verso l'oceano Pacifico. Giungiamo all'altro lato del lago vicino alla diga da dove scesi dall'imbarcazione, prendiamo un altro Minibus per il paese di La Fortuna; che raggiungiamo a
mezzogiorno. Il tutto è molto bene organizzato ed è stato per noi un'esperienza molto coinvolgente. Peccato solo che i compagni di avventura erano tutti dei Grigos, nordamericani, molto ingombranti e per niente cordiali; e non solo verso di noi, ma anche verso gli altri.
Appena sbarcati nel centro di La Fortuna, dove brulica di turisti, troviamo un ristorantino (Terra mia) per assaporarci un buon Cevice e un succo di Papaia. Poi dopo aver fatto l'ispezione alla ricerca di un alloggio, ci spostiamo alla
Cabinas Jerry a pochi passi dal centro. Qui passeremo due notti in un posto centrale e senza troppo trambusto. Conosciamo La Fortuna per esserci stato tre anni fa e ci sembra che sia ancora tutto come allora. Passiamo poi il resto del pomeriggio gironzolando fra i negozi di souvenir e agenzie per vedere cosa potremmo fare domani. Troviamo una interessante proposta, che aderiamo; per una giornata all'albergo Los Lagos con l'accesso completo ai bagni termali e pranzo incluso per l'ottimo prezzo di 25 US$ a
testa. Ceniamo poi in un ristorante tipico Costaricano con una “sopa de mariscos” (zuppa ai frutti di mare) per me e pesce corvina per Maggie, tutto ottimo ed abbondante.
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